Jhaddo si fa avanti mentre si cura con i suoi nuovi poteri divini, che scaturiscono dalla lanterna blu, proprio il colore di Firi Firi (e della sua pelle, tra l'altro). Ci dice che dopo la battaglia di Antenea si era messo in discussione nelle sue arti fuciliere e aveva iniziato a sentire delle voci, si è fatto aiutare da Teresa e sie è avvicinato a un potere superiore, divino. In sonno si è trovato a parlare con Cloris che gli ha raccontato la situazione e così ha deciso di raggiungerci, dopo aver lasciato la nostra magione a un gruppo di teatranti, COSA GRAVISSIMA. A quel punto si è rivolto ai fatati delle mura e ha chiesto loro aiuto per raggiungerci, in cambio di andare a salvare il mondo.
Jhaddo non è troppo sorpreso dai ritrovati Tas e Jamal, cha aveva già visto in sogno. Facciamo le dovute presentazioni tra Jhaddo, le gatte ed Edarath, dopo che Grey usa l'Occhio della Madre per verificare che sia il vero Jhaddo.
Grey è tormentata da un dubbio su tempistiche che non tornano nella sua visione, sorto mentre la riraccontava a Jhaddo, allora prende Edarath da parte e gli chiede lui cosa ricordi della loro infanzia. Chiedendogli dell'ultima volta che si erano visti e se fosse prima o dopo il Massacro della Cuspide, lui sembra un po' confuso. Provano a fare i conti, forse Grey aveva 8/12 anni, ma Edarath non ricorda esattamente. C'è ancora qualcosa che non torna. Forse è perché nei periodi in cui erano insieme c'era anche Dialha.
Decidiamo di partire alla ricerca di Dialha.
Intanto Tas ha una conversazione con le gatte in cui dice che era stata troppo arrogante e aveva sbagliato tutto, e che in realtà non è l'eletta.
Grey si concentra sul luogo della visione e lancia uno dei suoi nuovi incantesimi per localizzarlo. Discute del percorso con Edarath per capire se ci sono pericoli e in effetti il territrio è rischioso con orchi nomadi, ma decidiamo di andare a velocità normale verso sud.
Allontanandoci dalla Cuspide ci accorgiamo che la foresta di nuovo "viva" e piena di bestie, accampamenti abbandonati. Ci muoviamo tendenzialmente nella direzione più diretta, salvo qualche deviazione per aggirare terre di caccia o cose del genere.
Ci rendiamo conto che Edarath sta seguendo una serie di tracce, apparentemente ha identificato delle tracce di Baak. Periodicamente troviamo punti con vegetazione schiacciata, come punti di atterraggio della viverna. Tas gli chiede se sta seguendo le tracce di Baak e se c'è qualcun altro. Lui conferma che sono tracce di un orco e di un umanoide a piedi e della viverna che ogni tanto atterra. Sono tracce di ieri/oggi.
Nel tardo pomeriggio le impronte sono ormai fresche, non notiamo viverne volanti sopra di noi, e alla fine arriviamo nel luogo della visione. Le tracce dell'atterraggio sono evidenti, così come quelle della ripresa del volo. Le loro tracce si stanno spostando verso sud e leggermente verso ovest. Dopo un po' di ricerche Edarath capisce che le tracce si interrompono erché qualcuno le ha celate.
Grey, determinata e impaziente si concentra sull'Occhio della Madre mentre Edarath la guarda trepidante. Lo sguardo guizza tra i tronchi e si ferma nuovamente su Dialha e Baak, sembrano procedere rapidi, Baak sta dietro di diversi metri e copre le tracce di entrambi fisciamente, lui sembra stanchissimo, ogni tanto barcolla, mentre lei procede incurante. Dalla luce sembra che stiano andando verso ovest.
Grey merge dalla visione e trattiene i ricordi, Edarath vorrebbe lasciare gli altri per rincorrerli in volo.
Tas, un po' preoccupata, insiste per definire un segnale per ricordare di aver visto Dialha. Si accordano per spostare un anello dall'anulare. Gli altri aspetteranno fino a mezzogiorno, Grey ed Edarath salgono sulla pantera e si lanciano all'inseguimento della viverna nella luce del tramonto.
Dopo un'ora, quando rimane ormai l'ultima luce, Grey sente il verso nasale della viverna. Spronando la pantera in quella direzione vedono apparire la viverna che gira sopra un punto come seguendo qualcosa più lento di lei.
Si avvicinano e la viverna si volta verso di loro, è grossa e un po' goffa, con molte paia di occhi, corna che escono un po' ovunque. Sembra volare a fatica per tutte le deformazioni. Con poca manovrabilità, li punta. Mentre Edarath non sa bene che fare, la viverna sputa loro addosso del bolo e dei pezzi di schifo, acido. La pantera vien colpita sul muso che sfrigola.
Edarath butta in picchiata la pantera mentre Grey riesce a vedere due figure a terra, le indica a Edarath che guida la pantera in mezzo alle fronde, la viverna schianta tutto seguendoli. Una delle due figure è un orco, poi l'altra si gira, è un'elfa. Edarath si tende e sviene e la pantera non più controllata rotola a terra insieme a Edarath e Grey, mentre la viverna atterra e ruggisce dietro di loro. Edarath è sanguinante dagli urti ma anche ferito psicologicamente. Grey si tira su cercando velocemente Dialha e la chiama per nome. Lei prova a fermare Grey ma non fa in tempo, tutto implode risucchiando le energie vitali di tutto ciò che le sta attorno e si concentra su Dialha. Grey sente una familiare sensazione di voltastomaco come all'incontro con l'Insonne e subisce un grosso danno psichico.