La Statua

La Statua

Negli episodi precedenti...

i nostri eroi si trovano nel tempio sotterraneo sotto la Cuspide. Indeboliti da brevi ma logoranti e continui scontri con non morti, probabilmente pellegrini uccisi durante il Massacro e rianimati, arrivano finalmente davanti a un'enorme statua di Sekh. Tas riempie un bacile di sangue precedentemente prosciugato grazie alla polvere e così facendo provoca l'animazione della statua.

Il combattimento ha inizio. Fargrim si infuria e attacca con la lama Ushabti colpendo una delle spade. Tas lancia firebolt non rischiando di allontanarsi troppo, mentre Jalila sguscia via e attacca.

Grey, come da piano (?!), si volta e va verso la parete di fonda, ma viene colpita malamente da un fendente della statua. Stringendo i denti continua verso il fondo e lancia un muro di fuoco sulla parete d'ingresso per impedire l'accesso ai non morti. Uno sciame riesce a superarlo e si scaglia su Grey, che però riesce a schivare i colpi. Edarath si lancia in difesa di Grey approfittando del momento in cui la statua si sta risollevando e con gli occhi neri colpisce i non morti, disintegrandoli. Intanto altri due sciami si fanno avanti, bruciati ma incuranti del muro di fuoco.

Jamal estrae la pozione di invulnerabilità e si butta nella mischia sulla stele al fianco di Fargrim.

Cloris si alza sul tappeto e tessendo i fili del destino invoca la vera Sekh contro la falsa:

“Oh Sekh, divinità madre, percepisco il tuo dolore. Questa realtà grava sua questa pesante ma fragile forma terrena. Aiutaci ad attuare la Restaurazione! Questo chiedo agli astri e alle costellazioni tutte!”

Cloris non sente più i rumori sotto di sé, negli occhi della statua vede un bagliore dorato, la statua sembra avere occhi e volto reale. Nella testa Cloris sente una voce lontana, stanca, ma familiare, sembra quella di Tas e Jalila, che dice: “Usate la Forgia, costringetela nella sua forma fisica e fatela a pezzi”. Improvvisamente gli occhi tornano normali e Cloris capisce che è riuscita a entrare in contatto con la vera Sekh.

All'improvviso il sangue rimasto nel bacile si vaporizza e la statua si piega colpendo Fargrim, inflizandolo e sollevandolo con la spada, mentre i suoi movimenti si fanno più scattanti e realistici. Fargrim attacca nuovamente con la lama Ushabti al ventre, con critico! Tas prova a lanciare un potentissimo incantesimo di 5° livello, ma oppressa dalla presenza della falsa Sekh non riesce a colpire. Grey lancia la collana di palla di fuoco a Edarath, poi si trasforma in elemntale di fuoco e brucia gli sciami di non morti. Edarath rompe una fiala e la beve iniziando a vibrare, poi prova a colpire i non morti ma manca.

I non morti ignorano Grey che non sembra poterli sfamare e inglobano Tas. Grey prova a colpirli ma è distratta dal tornare di quella sensazione di vita, come se ci fosse un'aura presente. Tas intanto viene colpita dallo sciame abbastanza malamente e rimane paralizzata. Jamal infilza la statua nel ginocchio e una luce dorata esplode all'interno.

Cloris comunica a Tas le parole di Sekh e la illumina con la luce del fato.

La statua prova a falciare Jamal ma è impedita dalla sua stessa massa. Nel movimento di ritorno noriamo che è più lenta, come se l'energia si stesse esaurendo, allora solleva la speda in cui è infilzato Fargrim e se lo lascia cadere in bocca. All'interno Fargrim è ferito da pezzi di metallo e filo spinato, come se fosse in un tritacarne, mentre il sangue gli esce dal corpo in modo innaturalmente veloce. Da fuori notiamo getti di sangue che escono dalla pancia. Fargrim si affida a Tamak sperando di resistere abbastanza a lungo.

Tas viene tirata in salvo da Jalila che la allontana dallo sciame e riesce a riprendersi, intanto Grey e Edarath fanno fuori i due sciami di non morti, subito rimpiazzati da altri tre sciami che superano il muro di fuoco. Jamal indietreggia un po', poi lancia la sua lancia contro la pancia e scatena una palla di fuoco. Cloris invoca un presagio mentre cerca un punto debole della statua, capendo che più combattiamo più la rinforziamo con il nostro sangue.

La statua avanza, facendo attenzione a scavalcare la stele senza danneggiarla e attacca Jamal. Intanto Fargrim all'interno continua a essere dissanguato e perde i sensi, mentre all'esterno vediamo fiotti di sangue uscire dalla pancia e sentiamo i versi di Fargrim spegnersi.

Tas lancia una potente palla di fuoco che avvolge la statua, Jalila usa fiamma sacra un'altra volta. Grey lascia i non morti e si getta sulla statua scatenando le sue fiamme, Edarath lancia una palla di fuoco che fa barcollare la statua, indietreggia e sbattendo contro il muro si rompe un'ala, si regge in piedi lasciando cadere una spada, lascia cadere anche l'altra mentre si piega in avanti per colpirci. Vediamo che inizia a pietrificarsi di nuovo, poi si disintegra non potendo reggere quella forma ora che non è più animata.

Veniamo seppelliti dalle macerie, soprattutto Fargrim che viene anche colpito dalle fiamme della palla di fuoco. Intanto i non morti sciamano su Edarath, Jamal e Tas. Tas rimane di nuovo paralizzata. Jamal prova a trovare Fargrim ma non vedendolo si porta sulle macerie e con l'aiuto di Cloris che individua l'aura di Fargrim, infila una mano tra le rocce ma non riesce a trovarlo. Jalila tira di nuovo in salvo Tas, ancora in fin di vita.

Grey e Edarath continuano a eliminare non morti ma ne appaiono altri due sciami, che però sembrano essere gli ultimi rimasti. Uno sciame sfugge e colpisce Jamal e Tas. Jamal riporta Tas in vita mentre Cloris scaglia un fulmine su due sciami. Tas, appena ripresa, distrugge lo sciame che l'aveva colpita, Jalila riesce a vedere Fargrim e lo stabilizza.

Grey fa altri danni mentre Edarath si lancia una palla di fuoco sui piedi e colpisce i tre sciami, eliminandone due, mentre l'ultimo viene eliminato dalle fiamme accese da Grey.

Il silenzio torna a regnare nelle sale sotterranee. Grey supera il muro di fuoco e va a guardare nella caverna dove effettivamente non sembrano esserci altri non morti. Intanto Jamal dissotterra Fargrim e lo cura, Tas e Jalila cercano tra i resti della statua e trovano resti di altri caduti sotto la sua furia. Il sangue sembra non muoversi più in modo strano, ma si accumula in un punto. Scavando in quel punto trovano una sfera di cristallo rossa quasi perfetta, da un lato c'è una spaccatura che crea l'ullusione di una pupilla: era quella che formava il terzo occhio. Oltre a questa sfera c'è solo la gabbia metallica che teneva insieme la statua.

Tas e Jalila si concentrano sulle sfera e sui dintorni. La sfera è l'Occhio della Madre, che permette a chi lo tocca di scrutare le altre persone.

Grey vede Fargrim che riprende coscienza e nei suoi confronti sente una sottilità/sottigliezza, come se Fargrim, la sua essenza, fosse una facilitazione per Grey per assorbire quello che ha attorno. La sensazione svanisce mentre il potere del Tocco di Tamak se ne va, ma rimane quella relativa al luogo: l'attività divina attiva aumenta la sensazione. Cloris si concentra su Grey e la guida e capisce che Grey sta reagendo all'energia necrotica del luogo, e che l'energia elementale circostante può essere alimentata da uno dei tocchi degli dei. Grey si concentra e attiva la Benedizione di Atis. Da elementale di fuoco si trasforma in un elementale necrotico: grazie alle Benedizione di Atis può trasformarsi in un elemntale di un elemento a scelta.

Tas nota che Edarath torna nella sala ed è estremamente irritato. Gli chiede se quindi aveva ragione.

Grey intanto vede gli altri come fiamme da spegnere, mentre Edarath è meno luminoso. Edarath prova a cercare lo sguardo di Grey che però è presa dal suo necromantismo.

Edarath rinfodera la spada e poi dice di aver visto quello che doveva vedere. Cloris prova a concentrarsi sui pensieri di Rato ma non sente nulla.

Tas pensa alla Forgia, pensnado che forse ci sia un altro significato, magari nella lingua Tabaxi, ma non le viene in mente niente.

Andiamo nella caverna a guardare la creatura, che è compatibile con la pantera di Rato. A un centinaio di metri dal tempio c'è un'altra parete crollata che sembra essere un altro ingresso. Tas capisce che anche gli strumenti di imbalsamatura sono oggetti magici e la stele ha un'aura abbastanza potente. Gli strumenti sono il Tocco della Madre, Grey li riconosce come strumento per il parto.

Cloris ripensa all'iscrizione sulla stele e riesce a capire che c'è una potente aura di evocazione: è piuttosto convinta che è qui, attraverso il sacrificio di molte creature, che la madre si donava ai suoi figli più valorosi, è qui che le ossa di un devoto e un esercito di prede può portare a formare un'arma della madre, con cui evocarla. Servono le ossa di un devoto (l'armatura della vasca? l'arma di Myrna?) e circa 500 punti ferita in sangue.

Cloris pensa a cosa stava cercando di fare il Principe e in effetti più o meno noi stiamo pensando di fare la stessa cosa.

Grey ritorna in forma mezzelfica e va da Edarath a chiedergli che succede. Lui dice che lo scheletro della bestia non è naturale, neppure per le stranezze dell'isola: è una delle sue creature. Quindi non ci sono altre spiegazioni se non che Dialha lo abbia portato lì e lui se ne sia scordato.

LEVEL UP!

Immagine di Giovanni Nardone