Oogie Boogie

Cloris apre il suo terzo occhio e decifa i pittogrammi che mostano le grandezze della Madre nella sua stirpe. Capisce che questo luogo era dedicato alla nascita di nuova stirpe.
Fargrim e Jamal rimangono di guardia davanti al primo corridoio, Grey ed Edarath stanno sull'uscio, mentre Cloris, Tas e Jalila entrano nella stanza.

La stanza finisce dopo 15 metri, notano che da tutti i tavoli partono canali che risalgono verso la grondaia che circonda la stanza. Ci sono 8 tavoli disposti su 2 file, hanno un incavo come per appoggiare la testa. A terra ci sono altre masse gelatinose che risalgono lungo i lati dei tavoli, più piccole delle altre. A terra ci sono, coperti dalle masse gelatinose, resti di cesti di vimini, pezzi di legno rotti e anche degli utensili di ferro uncinati, tipo strumenti imbalsamtori. Tas ne prende qualcuno.

Intanto fuori sibili e rumori aumentano mentre si avvicinano altri sciami di creature che ci attaccano. Cloris e Tas corrono fuori. Grey ed Edarath battibeccano sul difendersi l'un l'altra. Fargrim si butta nella mischi e viene morso sul collo, rimanendo paralizzato. Cloris non è abituata alla mischia, ma riesce a resistere, Jamal accumula cadaveri ai suoi piedi mentre Tas e Jalilafanno grandi coreografie mentre mulinano colpi.
Circa altre 20 creature sono state ammazzate. Anche questa volta il nostro sangue si raccoglie nella grondaia andando verso il primo corridoio.

Grey avanza un po' nel corridoio principale, a circa 15 metri dalla stanza vede un cunicolo che si apre sulla sinistra, dopo altri 6 metri il corridoio si allarga e si apre sull'angolo di una stanza con degli oggetti di legno e metallo. Doe finisce il cunicolo si vede che c'è una sorta di pavimento, ma non sembra quello della stanzona sotterranea. Grey si avvicina all'apertura a sinistra: è un cunicolo che dopo circa 10 metri si apre.

:Cloris raggiunge Grey ed Edarath e riesce a vedere la parete terminale della stanza che quindi è di circa 10 metri. Il pavimento è strano: basso e irregolare come se ci fosse una fossa. Anche Edarath lo nota: la superficie sembra muoversi e in mezzo c'è una sagoma. Arriva un'altra carica di non morti. Durante il combattimento ci accorgiamo che Edarath è molto bravo a farsi spazio tra le creature e i suoi colpi hanno molto più effetto di quando non sembrerebbe.

Ne uccidiamo un'altra trentina, sembrano un po' di più delle altre volte e arrivano da tutte e 3 le direzioni. Il sangue scorre verso quest'ultimo cunicolo. Ci affacciamo sulla stanza in fondo al corridoio principale: la sala si apre. L'oggetto di legno e metallo è uno strumento per impalare corpi. Più avanti ce n'è un altro e in mezzo c'è un enorme statua alta una ventina di metri, rivolta verso destra.

Ha dei piedi artigliati da uccello, una coda squamosa, il corpo è umanoide e ha delle ali che arrivano fino al terreno, piumate e non (ma di pietra). Ha delle parti rinforzate da gabbie di metallo, è rovinata ma si intuisce uno stile non realistico ma neanche stilizzato. Sembra essere posizionata in un'abside che si apre verso destra perdendosi nel buio, così come la testa. Davanti alla statua c'è una parete di pietra di un paio di metri.

Cloris dispiega il tappeto e sale verso la testa salendo da dietro. La testa ha una chioma di serpenti e delle orecchie da animale. Ha le braccia incrociate sul petto e tiene due pugnali in mano, al contrario. Il volto è un muso allungato da bestia e ha un ventre gonfio, crepato. Sembra una rappresentazione di Sekh.
Ipotizziamo che sia il tempio la cui facciata dà sullo stanzone sotterraneo. Torniamo indietro verso la stanza col pavimento liquido.

È una stanza profonda 7 metri e larga 10, con una vasca al centro scavata nel pavimento. Ha altre due aperture, nell'angolo davanti a destra e in quello a sinistra sulla parete da cui veniamo.
Nella vasca c'è un liquido rossastro denso, ricoperto da una patina di tessuto connettivo. Al centro c'è una figura umanoide, nella stessa posizione della statua, con un'armatura di piastre che formano una fauce sul ventre, una gorgiera di metallo e un elmo a forma di teschio deformato con zanne e lineamenti bestiali. È immersa fino al petto, con la patina che un po' le risale addosso.

Edarath interrompe la nostra approfondita discussione per dire che attaccarla vuol dire disturbare qualcosa. Tas ribatte che anche il sangue che versiamo e si raccoglie nella vasca potrebbe far risvegliare qualcosa.
Fargrim rompe una canalina e si taglia ma vede che il sangue fluisce comunque.

Decidiamo, con la contrarietà di Edarath, di usare la polvere asciugante di Tas per prosciugare il sangue. Fargrim si avvicina alla vasca, appoggia la lama Ushabti sulla superficie che resiste, poi si affossa un po' e di colpo si fora. Immediatamente il sangue si raccoglie verso l'armatura, Fargrim non è abbastanza veloce, la polvere va persa nel tessuto connettivo che collassa mentre il sangue si concentra a fianco dell'armatura. Nella vasca vediamo che c'erano detriti, armi, che si compattano insieme al sangue formando una copia organica dell'armatura, grande il doppio (4 metri), con proporzioni strane. Sembra che l'armatura fosse lo schema da riprodurre. Edarath attacca dando inizio al combattimento.

Tas e Jalila rimangono spavantate, intanto arrivano altri sciami di creature. Il bestione gonfia il petto poi riversa icore e sangue su Jamal e Fargrim.
Durante il combattimento gli occhi di Edarath diventano completamente neri, così come le vene lì attorno e lui scatena la sua furia rinsecchendo le creature che colpisce.
Cloris fa sparire il bestione mentre stava per azzannare Jamal, quando riappare se la prende con Jalila massacrandola.

Mentre combattiamo il sangue riprende a raccogliersi nella vasca, dove incontra la polvere asciugante che lo raccoglie in una sferetta marrone.

Edarath ha un momento di furia totale in cui si accanisce contro il bestione uccidendolo.

Grey cura Jalila mentre Tas e Cloris provano a spostare l'armatura, fallendo, e notano che ha un'aura potentissi... potente. Tas solleva la visiera e vede un corpo umanoide mummificato.