È il 33° giorno del 7° mese. Ci rimettiamo in cammino ma Tas e Fargrim sono indisposti, Fargrim crolla in ginocchio e vomita: sono affaticati dalle radiazioni. Grey cura Tas con ristorare superiore per rimuovere l'avvelenamento da radiazioni.
Offriamo a Rato la possibilità di interrogare Zeramel di persona, avvisandolo dei rischi ma offrendogli supporto. Rato non accetta perché in parte non si fida, in parte non gli sembra la situazione giusta. Jamal allora gli offre di fare una domanda per suo tramite.
Ci rimettiamo in marcia verso la Cuspide, dovremmo metterci circa mezza giornata. A un certo punto Rato ci fa cenno e sentiamo vicino a noi gli stessi versi del gigante pazzo che si era lanciato nel cratere. Con l'aiuto delle gatte e degli incantesimi di Grey riusciamo a nasconderci nonostante i numerosi svantaggiati. Incontriamo alcuni cadaveri di giganti parzialmente sventrati e morsicati da predatori locali.
Finalmente arriviamo davanti alla gola che si infila tra le colline per portare alla Cuspide. La pantera ci precede controllando l'area dall'alto, arrampicata tipo geco su un lato. In fondo la gola si apre in quella che sembra la caldera di un antico vulcano. L'ambiente è stranamente silenzioso, si sente il vento ma nessun animale. Il cratere è arido, dalle pareti ripide ma praticabili, di qualche centinaio di metri di diametro. Al centro c'è una guglia di qualche decina di metri (~50m), più alta delle pareti, con un ingresso rovinato piuttosto grande. Ci sono alcune cenge, forse altri ingressi. Sembra più freddo del normale, forse perché non ci batte il sole.
Cloris lancia detect magic mentre si avvicina ma non nota niente di particolare nelle immediate vicinanze. Rato entra nella guglia e lo seguiamo, Tas ha un momento di dubbio ma non riesce a decifrare Rato. Entriamo in una sala che sembra occupare quasi tutta la larghezza della guglia, rozzamente scolpita nella roccia. Ci sono molte alcove, alcune con statue rotte. Sembra un tempio abbandonato e ora usato come dimora da Rato, con un'area vissuta nell'angolo più lontano, con focolare, giaciglio e provviste/acqua in otri ricavati da grossi stomaci. Dall'altra parte ci sono resti di creature di varie dimensioni.
Jamal chiede a Rato come puà essere sicuro un posto così in vista e gli risponde che nessuno si avvicina, forse per superstizione. Tas chiede se c'è modo di raggiungere la cima dall'interno. Rato le indica un cunicolo stretto a ~5/6 metri da terra. Mentre verso il basso non ha trovato niente. Dice che anche le bestie più primitive se ne tengono lontante e che la pantera è ben addestrata.
Tas gli chiede la sua versione sul massacro, che lui non ha vissuto in prima persona ma era sull'isola, mentre alla Cuspide è arrivato dopo. La Cuspide era luogo di pellegrinaggio e c'è stato un massacro reciproco tra bestie e pellegrini. Jamal si guarda attorno illuminato dalle conoscenze religiose. Vede offerte e robe varie di mille religioni, vagando trova in mezzo al ciarpame uno strano osso che sembrava rovinato ma è intagliato, lo tira fuori e si rivela essere uno spadone d'osso molto vecchio e malmesso, ma chiaramente era dedicato a Lashmat, la madre dei mostri. Rato si innervosice e si riprende la spada rimettendola via e dicendo che è stata una delusione per attirare la madre, che l'ha ottenuta da una sacerdotessa Gnoll... wink, wink Cloris comunque non percepisce tracce magiche sulla spada.
Tas prende la spada, la porge a Tabes che ha percepito qualcosa e dice “Andiamo a chiamarla”. Escono e Tas si fa colpire in pieno dalla spadona da Tabes. La spada penetra nella carne di Tas. Tas guarda il sangue e invoca Sekh. Con uno sguardo d'intesa, Tabes affonda di nuovo. Tas chiude gli occhi e non è piàà tra i suoi compagni. Vede la pozza di sangue e una lama, uguale ma purificata, immersa fino a metà nella pozza. La pozza si forma da quattro corpi: leonesse (vere) esanimi.
Jamal impone le mani e chiude la ferita lasciata dallo spadone dopo che Mu si è liberata da Jalila e ha spinto via Tabes. Tas mormora che siamo vicini. Grey allontana Jamal e cura Tas con erbe e unguenti.