Buchi di memoria

Proseguiamo la marcia verso la Cuspide fino a sera quando convinciamo Rato a fermarci sfruttando le Capanne di Leomund. Cloris prova a lanciare l'incantesimo ma per due volte fallisce, ci rendiamo conto che la pantera di Rato è troppo grossa. Rato decide di congedarla, la pantera ritira fuori le ali e si allontana verso un luogo sicuro. Capiamo che la bestia è piuttosto intelligente e ha un forte legame con Rato.

Ci ripariamo nella capanna e facciamo la guardia a turni, ognuno con una gatta. Rato sembra dormire, o quantomeno se ne sta molto fermo a occhi chiusi, con la spada pronta. Durante la notte mentre Fargrim e Mu fanno la guardia, notano che Rato è sveglio e si mettono a parlare. Fargrim gli chiede del vulcano.

Jamal durante la sua guardia vede un bagliore lontano, Atis?, ma poi svanisce.

La mattina Jamal offre a Grey la possibilità di interrogare Zeramel, guidata dai fili del destino di Cloris. Grey si concentra sulla sfera e si ritrova in un buio grigio/bluastro, osservata da un'entità fredda e attenta.

  1. Quello che mi ha raccontato Rato sul mio passato è vero?
  2. Qual è il vero nome di Rato?
  3. Come si chiama la mia vera madre?
  4. I ricordi della mia infanzia sono falsi?
    • Parzialmente
  5. Come posso ritrovare i veri ricordi?
    • Incontro

Grey, esaurite le domande, sente la forza di Zeramel che inizia a cercare di strapparle i ricordi, ma proprio in quel momento i fili dorati di Cloris appaiono e la guidano fuori dalla sfera fino al suo corpo. Ci si ritrova stanca e confusa, ma con un ultimo sforzo si pianta le unghie trasformate in artigli nel palmo e il dolore la aiuta a trattenere il ricordo dei nomi di Edarath e Dialha.

Grey si rivolge a Edarath per nome, skippando, e parte un momento di big feelings con abbraccione e commozione. Edarath non riesece a ricordare il nome della madre, ma dice a Grey di credere che sia lì sull'isola e che insieme possono trovarla.

Jamal chiede se la pantera è malata, ma sembra che le cicatrici siano dovute alle mutazioni che guariscono da sole più rapidamente del normale: i bozzi e le cicatrici sono dovuti a quello ma non è malata. Leoni squamati con le ali, simili alla creatura incontrata nel sogno nelle terre natali elfiche. Coincidenze?

Ci rimettiamo in cammino, Edarath sempre più attento man mano che ci avviciniamo alla Cuspide, sentiamo rumori di scontri in lontananza, alberi smossi da grosse creature. Ci manteniamo su un percorso difficile ma poco frequentato finché a un certo punto ci troviamo davanti un cratere al posto del versante della collina che avremmo dovuto attraversare. Davanti a noi c'è un buco come di roccia scavata, liscissimo e tondo. Proviene dal cratere un calore fastidioso, simile alle radiazioni di Atis. Sembra che Atis lasci questo là dove si posa.

Cloris nota dei pattern nella forma del cratere come se una fonte centrale (Atis) abbia sciolto e deformato la materia.

Siamo molto in dubbio su come proseguire, se attraversare il cratere con shuttle aerei o se aggirandolo scendendo lungo la collina (con il rischio di incappare in scontri tra le tribù).