Balle Planari

La rivelazione è scioccante. Nebi dice di non essere l'unica guerriera né la più forte: ci sono delle altre entità potenti che aiutano Jami a sostenere i Tabaxi, alcune sono invisibili e si muovono come folate di vento... sono le Gatte!

Con l'aiuto di Nebi torniamo al seminterrato di Cloris aggirando le Braci nei vicoli di Al'Hud.

Dopo una rapida presentazione di Nebi agli altri, decidiamo di andare a interrogare Zeramel sul suo piano. Per farlo useremo la metà della Sfera di Zeramel, ma per tornare avremo bisogno di un diapason legato al piano materiale. N3bezar dice di poterlo generare in una giornata presso i Monti Enai. Grazie al trasporto arboreo di Grey torniamo quindi sulle montagne, dove Nebi scopre un ambiente tutto nuovo e gli altri si riprendono dalle fatiche dello scontro con Madre Perla vengono coinvolti da Nebi in una serie di scontri perché le prudono le mani.

Mentre N3bezar produce il diapason, ci riposiamo. Nebi però ha altri piani e sente bisogno di menar le mani. Grey prova a farla sfogare evocando gruppetti di animali, ma la scarsa fisicità non la soddisfa. Nonostante le difficoltà alla fine la notte passa e con la fine della prima notte luna nuova la situazione si ristabilizza, lasciando Grey turbata ripensando agli effetti che aveva causato la luna su Tas.

Jamal al risveglio subisce i nefasti effetti dell'essersi messo contro a Madre Perla, a causa del patto ancora in corso.

N3bezar emerge dalla tomba con un bastone di metallo con segni legati alla magia planare, che Grey riconosce come legato a questo piano materiale. Riferisce che durante la notte ha percepito qualcosa di strano, come se nella tomba ci fosse un'altra presenza. Decidiamo di perlustrare le stanze, ma sembra che non ci sia nessuno.

Dopo diverse ore di ricerca però anche Grey ha una sensazione istintiva di una presenza di qualche tipo, come la sensazione di qualcuno che li sta osservando. A un certo punto voltandosi di scatto non scorge niente, ma sente come un gracchiare di corvi che si allontanano. N3bezar si rivolge a Ekko in modo un po' impertinente chiedendo se Isharna abbia qualche motivo per tenerci d'occhio. Ekko appare indignato e N3bezar capische che parte del patto stretto con Isharna quando gli ha concesso di accedere al mondo fatato e alla sfida, comprendeva un libero accesso da parte di Isharna ai domini di N3bezar.

N3bezar decide di rimanere indietro per capire meglio le intenzioni di Isharna mentre gli altri vanno da Zeramel.

Mentre si avvicina la sera, ci prepariamo per il viaggio planare.

Grey piazza la semisfera di Zeramel al centro dei compagni, poi per la prima volta si cimenta con uno degli incantesimi più potenti che conosca. Attinge all'energia planare, tutti provano quella sensazione ormai familiare di teletrasporto, ci sentiamo viaggiare rapidissimi come in un tunnel, poi all'improvviso i piedi colpiscono il terreno.

Cloris non vede nulla, tutti gli altri vedono che si porta le mani alla testa e si toglie il cappuccio, esponendo gli occhi velati di bianco, ciechi. L'urlo di dolore di Cloris ci distrae per un attimo dal luogo dove siamo arrivati. Ci guardiamo attorno, ci troviamo in una sorta di oasi, ognuno di noi è alla base di una colonna altissima che si perde nel cielo. Una luce fortissima, accecante, proviene dal terreno. Le colonne in realtà sono le nostre ombre, ci sono anche altri alberi che vengono, come noi, illuminati dal terreno, proiettando un'ombra nel cielo.

Notiamo anche un palazzo sfarzosissimo, composto da tre grandi gradoni. All'ingresso ci sono delle creature semi-leonine che sembrano molto delle sfingi.

Jhaddo sente una particolare sintonia con il luogo. Notiamo alcuni sciacalli che si aggirano attorno al palazzo, la superficie riflettente ci fa pensare a una ciotola specchiata... la semisfera di Zeramel, contaminata, sembra averci portato da Kurat. Ricordiamo che Kurat era stato intrappolato da Kamalun separatamente rispetto agli altri dei, che invece sono nella sala delle statue (che era poi il luogo che volevamo raggiungere, ma pazienza).

Ci avviciniamo alle sfingi con l'intenzione di entrare nel palazzo, dichiarando le nostre intenzioni pacifiche e la volontà di incontrare il dio.